Pietro Merli, Ignazio Caruana, Rita De Vito, Luisa Strocchio, Gerrit Weber, Francesca Del Bufalo, Vanessa Buatois, Paolo Montanari, Maria Giuseppina Cefalo, Angela Pitisci, Mattia Algeri, Federica Galaverna, Concetta Quintarelli, Valentina Cirillo, Daria Pagliara, Walter Ferlin, Maria Ballabio, Cristina De Min, Franco Locatelli
Haematologica February 2019
Il fallito attecchimento in caso di trapianto di cellule staminali ematopoietiche è un evento che ancora caratterizza l’esito di molte procedure trapiantologiche. Il meccanismo patologico che sostiene tale condizione è complesso, ma sembra coinvolgere l’attivazione della cascata delle citochine infiammatorie, sopratutto dell’asse IFNγ/CXCL9.
Il gruppo italiano del Dipartimento Pediatrico di Onco-ematologia del Bambino Gesù di Roma presenta in questo studio l’utilizzo del farmaco monoclonale Emapalumab, antagonista selettivo dell’attività dell’IFNγ, in una casistica di pazienti affetti da linfoistiocitosi emofagocitica sottoposti ad un primo trapianto complicatosi da mancato attecchimento. Alla somministrazione del farmaco è seguito un secondo trapianto di cellule staminali ematopoietiche da donatore HLA aploidentico, osservando un’elevata percentuale di attecchimento. Il risultato, oltre che fornire una nuova possibilità farmacologica a sostegno del buon successo della pratica trapiantologica, suggerisce il ruolo effettivo di modulazione dell’engrafment svolto dalle citochine proinfiammatorie IFNγ/CXCL9 che potranno costituire in futuro biomarker di importante significato prognostico e preventivo.
Commento a cura della Dr.ssa Giulia Baresi (SIRP Junior)